CICLOMUNDI SOCIAL: QUANDO LA BICICLETTA FA BENE

KaderLa bicicletta è un mezzo che consente la condivisione e la conoscenza. La sua struttura semplice e innocua  favorisce la vicinanza ai territori e alle persone, il ciclista è sempre visto con simpatia e accolto con calore. Ma la bici può diventare anche una straordinaria risorsa per l’integrazione e la solidarietà. E’ ciò che è avvenuto a Kader Patwary, 25 anni, originario del Bangladesh emigrato in Libia in cerca di lavoro e da lì scappato come profugo dopo il crollo del regime di Gheddafi e approdato a Lampedusa con il barcone e tanta speranza. Da Lampedusa Kader è arrivato a Mestre dove è stato accolto nella struttura di Forte Rossarol. Qui ha avuto modo di conoscere i fratelli Pavan, che gestiscono un negozio di biciclette a Favaro Veneto e che l’hanno preso come apprendista, insegnandogli il lavoro di meccanico di biciclette. Ora è diventato talmente bravo da poter mettere le mani anche sulle bici da corsa, quelle che richiedono una precisione maniacale, e da diventare il “maestro” nella nuova officina sociale che aprirà a Forte Carpenedo, e che sarà gestita dalla Società ciclistica Favaro Veneto. Una sorta di ospedale per biciclette, dove tanti nuovi meccanici-dottori potranno imparare il mestiere.

Kader verrà a Ciclomundi a raccontare la sua storia nell’evento di chiusura del festival, Uallai! (espressione usata spesso dagli immigrati che significa “Dio mi è testimone”) in programma domenica 15 giugno alle 18.30 che vedrà assieme a lui Michele Brusini e Sandro Lano, operatori della Caritas di Udine coinvolti in prima fila durante l’accoglienza dei profughi libici e autori del libro omonimo Uallai! (edizioni Nuovadimensione) e Guido Foddis, scrittore e musicista a pedali che dirige una struttura di accoglienza a Ferrara per immigrati e che ha aiutato un altro profugo libico, Aziz, a inserirsi nel mondo del lavoro a due ruote portandolo nella cooperativa di riciclo “Ricicletta”.

Oltre a questa storia che vede la bicicletta come un mezzo di solidarietà e integrazione, c’è inoltre la testimonianza originale dell’Istituto d’Alessi di Portogruaro che, con il progetto “Pedalando s’impara” porta avanti da anni esperienze di didattica a pedali (nel 2012 sono stati premiati dal Ministero della Pubblica Istruzione nell’ambito del concorso “Turismo e sostenibilità”) per i propri alunni e anche per scuole esterne (classi di altre regioni sono venute a pedalare nel portogruarese guidate dai docenti e dagli alunni del d’Alessi). L’Istituto di Portogruaro, oltre a proporre e gestire l’escursione in bicicletta del sabato mattina a Ciclomundi, vedrà concretizzarsi durante il festival un esperimento condotto negli ultimi mesi con il coinvolgimento degli alunni con passione e dedizione. I ragazzi della scuola infatti sono riusciti a creare, grazie a sapienti operazioni di riciclo, delle nuove biciclette studiate apposta per ciclisti diversamente abili. La consegna ufficiale delle “super” biciclette alle famiglie avverrà durante il festival sabato 14 giugno alle 15.30.

 

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